sabato 17 aprile 2010

L'ULTIMO DEI GENTILUOMINI

Se n'é andato l'ultimo dei gentiluomini.
Raimondo Vianello ha impersonato un'Italia che non c'é piú, un'Italia scomparsa, annegata in un fiume di volgaritá, di poppe, di chiappe, di oscenitá, dove la fanno da padroni dell'intrattenimento le Litizzetto, le Jene, i Bonolis, i Chiambretti e le nauseanti finte risate "u.s.a. style" degno sottofondo alle battute patetiche pronunciate dai due velinari di turno del tg satirico di Canale 5.
Che abisso tra la sua eleganza, il suo senso della misura, la sua capacitá di far sorridere solo utilizzando il tono delle parole o un'espressione appena abbozzata e coloro - stragrande maggioranza - che debbono ricorrere al riferimento sessuale o al turpiloquio per strappare il compiacimento cialtrone e le sghignazzate d'una mandria (semi)umana che quello cerca perché con quello, negli ultimi decenni, é stata ingrassata.
E tra i padrini-padroni somministratori della pastura televisiva ci sta, in prima fila, Berlusconi.
Il quale, con un orecchione rivolto all'esigenze del business e l'altro pronto ad auscultare il ventre della plebe per intercettare - e di poi soddisfare - i piú intimi contorcimenti delle sue viscere, ha creato un sistema in grado di controllare la pubblica e maggioritaria opinione.
Un sistema totalizzante che rifila ai teleutenti quella sorta di microcosmo berlusconiano che comprende tutto e il contrario di tutto; e non solo i differenti "tipi" di programmi (talk show, intrattenimento, canzonette, quiz, questi ci sono sempre stati) ma i suoi protagonisti, rappresentativi di tutte le categorie e di tutti i gusti che popolano la fauna politico-sociale di questo sventurato paese.
Perché l'uomo di Arcore, da bravo massone, non vuole lasciarsi sfuggire nulla e gl'interessa tutto ció che si muove, da destra a sinistra, nella brodaglia della pseudopolitica e della pseudo cultura.
Coi risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Ho assistito poco tempo fa, trasmessa da Canale 5, ad un'intervista della deputata Pd Concia la quale, in diretta tv, annunciava, timida come una scolaretta, le sue prossime nozze colla fidanzata tedesca Riccarda.
Vedeste le moine, i salamelecchi, i sorrisini d'approvazione, gli stucchevoli duetti tra la deputata e l'intervistatrice, una morona agée; tutto un chiocciare di "diritti", "uguaglianza", "tolleranza" e minchiate simili, regolarmente applaudite da un pubblico entusiasta.
Coll'intervistatrice che, addirittura, si complimentava colla Concia per il suo "coraggio", perché aveva fatto "outing" !
E quante volte il Cecchi Paone, pederasta di fiducia di Mediaset, va in onda col suo sorrisino mellifluo e le sue sparate antifasciste fronteggiato magari da un intollerante beghino , messo lì a bella posta per l' "odiens", con cui regolarmente cerca di venire alle mani senza riuscirci.
E volete anche i fascisti ? Ma c'é la Mussolini pronta col suo décolleté e il suo cognome a rappresentare l'ala destra del grande barnum berlusconiano.
Volete l'ala sinistra ? Ma allora ci sono le jene sempre in prima linea a denunciare, tra un rumoreggiare d'orribili suoni intermittenti, i mille razzismi nascosti che nel nostro paese attentano ai diritti fondamentali degl' immigrati; e pure Chiambretti, dichiaratemente comunista, le cui trasmissioni ospitano regolarmente relitti umani e mignotte. Verso le quali ultime non nutro pregiudizio alcuno ma che, nei tempi che furono, trovavano giusta collocazione in luoghi piú acconci all'espletamento della loro personalitá.
E come dimenticare i prototipi berlusconiani della gioventù, rappresentati da ballerini e cantanti o da coatti e coatte che s'insultano mentre il marito di Maurizio Costanzo ride compiaciuto.
Fogna 5 sarebbe il nome piú adatto, non Canale 5.
Ed é roba del presidente del Consiglio, del capo del governo, é roba sua, di Berlusconi !
Quello che alcuni deficienti sesquipedali destroitalioti paragonano a Mussolini e che proprio per questa ragione votano !
Ma in mezzo a questo laidume Raimondo Vianello rappresentava un'eccezione, una piccola oasi di misurata ironia nel deserto del nulla urlato e sghignazzato e ricordando lui ricordiamo che esisteva un'Italia diversa; con meno telefonini ma con piú rispetto, con meno veline ma con piú donne, con meno velinari e piú giornalisti, con meno soldi ma con piú educazione; un'Italia piú poveraccia magari, ma molto, molto meno disperata di adesso.

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