venerdì 23 aprile 2010

IL NARCOTRAFFICO HA SALVATO IL SISTEMA BANCARIO ?

(da Rivarol n.2937 del 29.1.2010 - di Xavier Eman
traduzione e diffusione autorizzate)

Una domanda che apparirebbe strampalata e delirante se le informazioni che sostengono questa tesi non arrivassero dall'ultra istituzionale ed assai competente ONUDC ( "Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga ed il crimine" ).
E' il direttore dell'organismo citato, Antonio Maria Costa, ad affermare che decine di miliardi di dollari provenienti dal traffico della droga hanno permesso al sistema finanziario mondiale di mantenersi a galla nel periodo piú duro della crisi finanziaria del 2008.
Non solo. Costa non ha esitato a dichiarare che é in totale cognizione di causa che le banche hanno "ripulito" il danaro sporco che era in quel momento "la sola fonte di liquiditá disponibile", che permetteva loro d'evitare la bancarotta. Secondo lui la maggior parte dei profitti della droga, stimati in circa 352 miliardi di dollari, sono stati assorbiti dal sistema economico.
Da parte sua l'Associazione dei Banchieri Britannici si limita a commentare di "non disporre d'alcun elemento che permetta di corroborare questa tesi" e spiega che la "grave mancanza di liquidità" é stata largamente compensata dall'intervento delle banche centrali.
Ció nonostante Costa afferma d'aver ottenuto delle prove delle sue accuse, provenienti da differenti agenzie d'informazione, da diversi procuratori, impiegati di banche e da ufficiali britannici, svizzeri, italiani ed americani.
Queste transazioni criminali sarebbero state realizzate nel momento in cui il sistema finanziario era quasi paralizzato dall'estrema difficoltá delle banche alla concessione reciproca di prestiti. Da parte loro le organizzazioni criminali, che tradizionalmente conservano i propri introiti in contanti e piazzati in territori offshore, disponevano di notevoli liquiditá.
"I prestiti interbancari sono stati allora finanziati dal danaro del traffico di droga e d'altre attivitá illegali...Vi sono segni che indicano come certe banche siano state salvate in questo modo" conclude Costa, rifiutandosi peró d'indicare le nazioni o gli istituti di credito implicati, spiegando ch'egli non possiede alcun potere sanzionatorio.
Tali incredibili dichiarazioni, che mettono in evidenza l'influenza del crimine organizzato sul sistema economico liberale, sono stranamente passate inosservate nei media occidentali, coll'eccezione di alcuni giornali inglesi, come The Guardian o The Observer.
Per il resto, silenzio radio. E' proprio vero che questo scandalo fa apparire la pia volontá di "moralizzare il capitalismo" un progetto tanto illusorio quanto tartufesco.

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