sabato 20 febbraio 2010

AVETE DETTO UGUAGLIANZA ?

Cintamani Puddu é una ragazza madre di 21 anni, con una figlia di quattro anni, diplomata peró precaria, in procinto d'essere sfrattata ma priva dei requisiti per ottenere un alloggio popolare.
Naturalmente é bianca e italiana e questo spiega molte cose.
Teme che il suo basso stipendio di precaria (meno di 8.000 euro all'anno) determini i servizi sociali ad intervenire per toglierle la bambina.
Ha scritto una lettera al sindaco di Roma Alemanno affinché lo Stato intervenga ad aiutarla.
Stiamo naturalmente dalla parte di questa ragazza; incinta a sedici anni, col padre in fuga e la sua famiglia ostile (tanto da metterla alla porta una volta terminata la scuola) ha deciso di tenersi la bambina, di non abortire.
Scelta difficile, contrastata da tutti coloro che la circondavano, ma eroica.
Ora lei cerca un aiuto.
E probabilmente l'avrá. La sua lettera aperta al sindaco di Roma , tenuto conto anche dell'attuale periodo pre-elettorale, smuoverá molti culi flaccidi dalle loro poltrone.
E la cosa finirá lì.
Ma la cosa non deve finire lì.
Oggi in Italia vi sono sacche di privilegio che gridano vendetta al cospetto di Dio.
A fronte di famiglie indebitate, sull'orlo della povertá, migliaia di manager di aziende pubbliche o semipubbliche percepiscono emolumenti e prebende che hanno dell'incredibile.
Sono di Bologna e ho sotto gli occhi l'esempio della Multiutility Hera.
Il suo amministratore delegato percepisce 427.000 €, il presidente della relativa holding 410.000 €.
Percepiscono cinquanta volte piú di quella ragazza che il suo misero stipendio se l'é guadagnato diplomandosi. Mentre i nababbi delle aziende partecipate dal pubblico spesso e volentieri sono beneficiati politici, occupano dei posti che i partiti riservano ai loro amici. Posti di amministratori, sindaci, spesso inutili, certamente costosi per la comunitá.
Tra le aziende pubbliche é la Rai che detiene il record della vergogna.
Leggete un pó questi emolumenti concessi dalla tivu di Stato (le cifre sono riferite ad anno) :
Roberto Benigni: 6 milioni, Fabio Fazio : 2 milioni, Simona Ventura: 1,8 milioni
Antonella Clerici: 1,5 milioni, Milly Carlucci: 1,2 milioni, Paolo Bonolis: 1 milione
Bruno Vespa: 1,187 milioni, Michele Cucuzza: 700 mila, Michele Santoro: 684 mila
Daria Bignardi: 600 mila, Lamberto Sposini: 600 mila, Massimo Giletti: 400 mila
A Ronn Moss ( il Ridge di Beautiful) è stato assegnato un cachet di 900 mila euro per le sue esibizioni danzanti nel programma "Ballando sotto le stelle"; per le stesse performance a Barbara De Rossi 240mila e a Raz Degan 570.000.
Cifre che banalizzano perfino gli stipendi dei parlamentari.
Per i quali, tuttavia, gli aumenti sono stati da un certo punto in poi, progressivamente superiori.
1977:
emolumenti netti mensili d'un parlamentare
lire 1.300.000
stipendio netto mensile medio d'un operaio
lire 250/300.000
2009:
emolumenti netti mensili d'un parlamentare
euro 12-13.000
stipendio netto mensile medio d'un operaio
euro 1.100/1.200
Da un rapporto di uno a quattro, uno a cinque si è passati ad un rapporto di uno a dieci, uno a dodici.
Quest'ultimo dato ci deve far riflettere perché rappresenta lo specchio del tempo attuale.
L'altro ieri ho parlato di democrazia ideologica per sottolineare il sempre piú pressante controllo del pensiero e dei comportamenti che gli stati europei oggi impongono . Il trattato di Lisbona ne é l'esempio: parole d'ordine come "uguaglianza" "non discriminazione" "diritti" compaiono in tutto il preambolo del trattato e nella Carta dei diritti fondamentali, vero e proprio manifesto ideologico dell'Unione Europea.
Accanto a questa "democrazia ideologica" si va sempre piú sviluppando una "democrazia oligarchica" e, si badi, non "nonostante" questa ma "grazie" a questa.
Perché? Perché l'una ha bisogno, anzi é il riflesso, dell'altra. La spoliazione delle ricchezze una volta collettive, perché affidate allo Stato (acqua, energie, credito per esempio), a favore di pochi non é forse un riflesso della spoliazione dei beni primari oggi confiscati al popolo - che si fondavano su religione, tradizione, sovranitá - ed evaporati in concetti astratti quali libertá, uguaglianza, solidarietá ?
Ed i pochi beneficiari delle ricchezze un tempo pubbliche, ossia banche, finanza, trust industriali, che hanno succhiato le ricchezze collettive, non sono forse paragonabili agli euroburocrati ed ai loro burattini che, lautamente ricompensati con stipendi ed emolumenti d'oro, stanno, pian piano, svuotando di contenuti i significati, collettivamente percepiti, di patria, fede religiosa, diritti naturali, morale ?
L'euroburocrate, e parimenti l'europlutocrate non vogliono uomini consci d'una propria appartenenza comune, che sentono chi col sangue chi col cervello un destino che accomuna lui e quelli come lui in un legame non negoziabile.
Per questo vogliono lavare il cervello con gli sbiancanti della "democrazia" e della "libertá", nozioni queste talmente vaghe da poter essere utilizzate in qualsiasi maniera.
E vogliono cambiare il sangue e lo fanno usando l'accattivante filtro della "solidarietá", dell'"uguaglianza" e della "non discriminazione"; a piccole dosi peró, così che la sostituzione avvenga senza traumi, magari sorbettandoci le danze televisive dei burattini di Stato.
Una soave "democrazia" che predica la "libertà" salvo dimenticarsene allorquando vengono messe in discussione le sue premesse ideologiche: ne sanno qualcosa parecchi patrioti europei e molti movimenti nazionalisti.
Una soave "democrazia" che predica "uguaglianza" che peró vale per i sudditi ma non per gli oligarchi i quali, sempre piú, grazie ai privilegi che si concedono, allontanano la propria condizione da quella della stragrande maggioranza della popolazione.
Queste due forme simbiotiche che la democrazia oggi assume non sono peró invincibili; dalla loro hanno il potere e la legge ma sempre meno consenso.
Sta cominciando il conto alla rovescia. Lento ed inesorabile.
Lo affermo sempre e ne sono sempre piú convinto.
No pasaran.

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