martedì 4 maggio 2010

ANCORA QUALCHE FOLLIA PRIMA DI MEZZANOTTE

Nella cittá di Belluno é stata inaugurato un nuovo criterio di giudizio scolastico: il credito formativo resistenziale.
Di fronte all'esortazioni del sindaco della cittá - Antonio Prade, giá candidato alla prima carica municipale in una lista civica di centrodestra - di far partecipare il maggior numero possibile di studenti alla manifestazione di commemorazione della resistenza, uno zelante preside d'un istituto di scuola media superiore ha pensato bene d'offrire ai propri giovani alunni, per sollecitarne l'adesione, niente di meno che "un credito formativo" , ossia una nota di merito che puó concorrere nella valutazione finale dello studente.
Niente male come idea.
Bisognerebbe anzi stilare una classifica piú rigorosa e assegnare crediti formativi di diverso valore a seconda dell'evento a cui lo studente é invitato a partecipare.
Così, accanto al "credito formativo resistenziale" dovrebbe prevedersi un bel "credito formativo olocaustico", di ben maggior valore - ça va sans dire - da assegnarsi agli studenti che partecipano alle gite organizzate dalle scuole per visitare i campi di concentramento.
Tedeschi, naturalmente, ci mancherebbe altro.
Così ben istruita la gioventú di oggi si sta apprestando a divenire la classe lavoratrice e dirigente di domani, giá preparata ad affrontare le sfide della vita: ossia guardare "Amici" e "il grande fratello", costruirsi un bel profilo su "facebook", "chattare" sul cellulare usando "K" al posto di "ch", "nn" al posto di "non", "6" invece di "sei" e così via. In attesa d'un posto di lavoro che, per l'amor del Cielo, non dovrá comportare fatica, sudore, sacrificio perché queste sciagure, grazie a un sistema di scolarizzazione obbligatoria per tutti, cretini e non, sono riservate ai lavoratori extracomunitari.
Mentre per "loro", quelli che hanno "studiato" , dovrá esserci pronto un bell'impiego sicuro, pubblico naturalmente - visto che i tempi di crisi non consentono piú ai privati di assumere - e soprattutto inutile per i bisogni della collettivitá, come la maggior parte di quei posti, creati per alimentare la fabbrica del nulla.
O non é forse vero, tanto per citare l'esempio piú eclatante, che metá degli assessorati creati nei Comuni (decine di migliaia) non sono assolutamente obbligatori per legge peró sono, quel che é piú importante, costosi e privi di utilitá ?
Ma per rimanere in tema di follie, dall'Italia ci spostiamo nella zapaterista Spagna dove antifascismo e femminismo stanno vivendo il culmine d'una nuova esaltante primavera.
A subire gli strali di questo neogiacobinismo niente popó di meno che la segnaletica stradale, rea d'essere maschilista.
Sí, perché nella normale cartellonistica destinata al traffico la figura della persona ha la sagoma d'un uomo, ma questo non va bene perché viola il principio d'uguaglianza.
E che diamine! Solo gli appartenenti al sesso maschile hanno diritto d'attraversare la strada ? - si sará chiesta tutta scandalizzata Rosalina Gujarro, assessore alla sicurezza del Comune della provincia madrilena, Fuenlabrada - forse che alle donne questa possibilitá é concessa solo per spirito di tolleranza ?
Ed ecco allora sostituito il classico omino nell’atto d'attraversare le strisce pedonali con la piú graziosa silhouette d'una ragazza in procinto di compiere la stessa azione.
Non paga di quest'importante conquista la pasionaria dell' "uguaglianza dell'attraversamento" ha giá dichiarato guerra anche al sessismo semaforico e ha annunciato che anche l'omino dei semafori pedonali sará sostituito dall'immagine d'una signorina.
Ma anche questa decisione violerebbe il principio d'uguaglianza perché ad essere discriminati sarebbero di conseguenza gli uomini; ed allora per non scontentare nessuno occorrerá inserire anche una sagoma che raffiguri un appartenente del terzo sesso lasciando alla fantasia del pubblico amministratoree di turno stabilirne le fattezze per un suo pronto ed inequivoco riconoscimento sì da non escludere dal diritto al democratico attraversamento anche questo neo-genere smanioso di tutele sociali.
Follie individuali di qualche demente? Isolate iniziative di qualche malato mentale?
Nossignori.
Sono l'aspetto folkloristico e piú estremamente becero di quel piú vasto e sotterraneo sovvertimento che ormai ha contagiato ogni aspetto della societá, dalla scuola alla famiglia, dalla politica all'economia.
Questi casi sono forse isolati nella loro paradossalitá ma essendo il paradosso il miglior sistema per giungere alla veritá, essi ben dimostrano la mentalitá egualitarista, antiautoritaria, libertaria e cialtrona della classe dirigente, italiana ed europea, nella fase terminale di questa democrazia che sta imputridendo nella sua lebbra ideologica.
Ma piú buio che a mezzanotte non é - diceva quel tale - e il vostro umilissimo servitore, ma non solo lui, é pronto a scommettere che i rintocchi delle dodici non sono poi così lontani...

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